lunedì 23 giugno 2014

Paolo Borsellino

Il Giudice Paolo Borsellino ha lasciato a tutti noi una Grande Eredità... 
"La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".
Ogni volta che penso a Paolo Borsellino e rivedo queste terrificanti e crude immagini, mi ritrovo con le lacrime agli occhi... A Paolo Borsellino penso spesso, da quell'ormai lontano 19 luglio 1992... Ero un'adolescente e stavo per iniziare il Ginnasio. Al Liceo, uno dei miei desideri era quello di diventare Giudice, pronta a partire per la Sicilia... Poi, negli anni, cambiai idea e scelsi di diventare Insegnante. Credo sia inutile e melenso ricordare Borsellino SOLTANTO il 19 luglio... Penso che ognuno di noi, qualsiasi ruolo ricopra nella nostra Società, possa fare molto, nella stessa direzione che ostinatamente seguirono Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino... tre Giudici Seri, Professionali e Umani, del pool antimafia di Palermo. Per la Società, per noi tutti, loro hanno fatto tanto... Cerchiamo di esserne degni eredi! Le parole e le parate, altrimenti, servono a ben poco; anzi, col tempo, diventano anacronistiche e svuotate di significato... Occorre una "rivoluzione culturale e sociale" che investa, non soltanto la Sicilia, ma l'Italia intera.

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