Oggi, nell’ora di pranzo, mi sono inoltrata
nella zona del Ghetto di Genova, percorrendo i “caruggi” che si snodano,
partendo da porta dei Vacca, attorno a via del Campo, a Via Prè, i luoghi
che tanto amava De Andrè, i luoghi dove vivono e lavorano nei loro “bassi” i
transessuali, le Princese, che tanto amava don Andrea Gallo, presidente
onorario dell’associazione “Princesa”.
Il mio intento principale era quello di definire il
menù per la mia cena di compleanno. Nella Locanda degli Adorno, ho finalmente
visitato la mostra fotografica "Get into the Ghetto" del fotografo
francese Hervé Raynaud , mostra di cui consiglio la visita.
Uno dei camerieri, squisitamente gentile, mi ha raccontato com’era il vicolo degli Adorno prima della recente apertura del locale, dell’ammasso di materassi che ostruivano il vicolo, in cui si annidavano colonie di topi, di come è stato ripulito il vicolo, della riqualificazione doverosa che è stata fatta, dei pericoli della sera, dell’aiuto fornito dalle prostitute transessuali, con la loro presenza costante, nel contrasto al fenomeno della microcriminalità. Ieri sera, in seguito ad un incendio doloso appiccato a dei cassonetti della spazzatura, sono dovuti intervenire prontamente i camerieri per spegnere le fiamme, con improvvisate secchiate d’acqua. Dopo questi racconti di vita quotidiana, Fabrizio mi ha consigliato di farmi un giretto tra quei stretti e affascinanti vicoli, per cercare alcune edicole votive e altri altorilievi e bassorilievi storici, chiedendo ai transessuali agli angoli o seduti al sole, davanti ai loro “bassi”. Così ho fatto! Monica mi ha indicato l’altorilievo “Pax huic domui”, che si trova di fronte alla casa in cui il 22 giugno 1805 nacque Giuseppe Mazzini. Percorrendo a ritroso vico degli Adorno, sono stata riconosciuta da Mela, a cui tempo fa avevo chiesto indicazioni per trovare la Locanda degli Adorno. Mela , statuaria transessuale dai modi gentili, stava conversando con Ulla, famoso transessuale di Genova, la quale mi ha invitato ad entrare nel suo “basso”. Io ho chiesto se l’edicola sopra il “basso” di Ulla avesse una qualche importanza storica e Ulla mi ha risposto che è dell’800. Con estrema naturalezza, mi ha chiesto se fossi in grado di utilizzare il PC e se fossi una giornalista. La mia risposta è stata che non sono una giornalista, anche se amo osservare, scrivere e scattare fotografie, e che sono un’insegnante. Ho brevemente spiegato loro il perché della mia presenza e, una volta entrata nel “basso”, ordinato, pulito, ricco di fotografie, quadri erotici e oggetti di svariato tipo, ho fatto ciò che mi era stato richiesto, ho scansionato il PC, nonostante la connessione sia davvero lenta. Mentre aspettavamo che le operazioni del PC si ultimassero, abbiamo piacevolmente conversato. Io, giovane donna eterosessuale, insegnante, borghese, mi sono ritrovata a porre domande e a rispondere a due Princese. Esperienza, da parte mia, molto arricchente ed intensa. Nel frattempo, si sono avvicinati alcuni potenziali clienti, individui disagiati e non, che, vedendomi, e indicandomi, hanno chiesto la mia parcella! Le transessuali li hanno prontamente allontanati, dicendo loro, in modo brusco e molto incisivo, che io non lavoro lì. Oggi ho imparato molto da Mela e da Ulla e le ringrazio pubblicamente per aver sprecato due ore del loro tempo lavorativo a discorrere con me di svariati argomenti, della loro e della mia vita, del loro lavoro di prostitute, del mio lavoro d’insegnante, della loro sofferenza, dell’importanza di don Gallo, del matrimonio di Ulla con Maurizio, del modo in cui la società le considera, del ruolo del sindaco Marco Doria e delle precedenti amministrazioni comunali.
Sono onorata di essere stata invitata da Ulla, per il prossimo 18 luglio, all’inaugurazione della piazzetta senza nome, conosciuta come “piazza Princesa”, dedicata alle attività della comunità trans del ghetto, proprio nel cuore del ghetto di Prè, che sarà intitolata al nostro Amato, Indimenticabile e Insostituibile don Andrea Gallo. Sicuramente sarò presente!!!!!!!! L’Integrazione è uno dei pilastri della mia Vita, altrimenti non potrei degnamente svolgere il mio lavoro d’Insegnante di Sostegno, impegnata, da anni, con passione, con determinazione, nell’Integrazione quotidiana dei miei Bambini Speciali.
Uno dei camerieri, squisitamente gentile, mi ha raccontato com’era il vicolo degli Adorno prima della recente apertura del locale, dell’ammasso di materassi che ostruivano il vicolo, in cui si annidavano colonie di topi, di come è stato ripulito il vicolo, della riqualificazione doverosa che è stata fatta, dei pericoli della sera, dell’aiuto fornito dalle prostitute transessuali, con la loro presenza costante, nel contrasto al fenomeno della microcriminalità. Ieri sera, in seguito ad un incendio doloso appiccato a dei cassonetti della spazzatura, sono dovuti intervenire prontamente i camerieri per spegnere le fiamme, con improvvisate secchiate d’acqua. Dopo questi racconti di vita quotidiana, Fabrizio mi ha consigliato di farmi un giretto tra quei stretti e affascinanti vicoli, per cercare alcune edicole votive e altri altorilievi e bassorilievi storici, chiedendo ai transessuali agli angoli o seduti al sole, davanti ai loro “bassi”. Così ho fatto! Monica mi ha indicato l’altorilievo “Pax huic domui”, che si trova di fronte alla casa in cui il 22 giugno 1805 nacque Giuseppe Mazzini. Percorrendo a ritroso vico degli Adorno, sono stata riconosciuta da Mela, a cui tempo fa avevo chiesto indicazioni per trovare la Locanda degli Adorno. Mela , statuaria transessuale dai modi gentili, stava conversando con Ulla, famoso transessuale di Genova, la quale mi ha invitato ad entrare nel suo “basso”. Io ho chiesto se l’edicola sopra il “basso” di Ulla avesse una qualche importanza storica e Ulla mi ha risposto che è dell’800. Con estrema naturalezza, mi ha chiesto se fossi in grado di utilizzare il PC e se fossi una giornalista. La mia risposta è stata che non sono una giornalista, anche se amo osservare, scrivere e scattare fotografie, e che sono un’insegnante. Ho brevemente spiegato loro il perché della mia presenza e, una volta entrata nel “basso”, ordinato, pulito, ricco di fotografie, quadri erotici e oggetti di svariato tipo, ho fatto ciò che mi era stato richiesto, ho scansionato il PC, nonostante la connessione sia davvero lenta. Mentre aspettavamo che le operazioni del PC si ultimassero, abbiamo piacevolmente conversato. Io, giovane donna eterosessuale, insegnante, borghese, mi sono ritrovata a porre domande e a rispondere a due Princese. Esperienza, da parte mia, molto arricchente ed intensa. Nel frattempo, si sono avvicinati alcuni potenziali clienti, individui disagiati e non, che, vedendomi, e indicandomi, hanno chiesto la mia parcella! Le transessuali li hanno prontamente allontanati, dicendo loro, in modo brusco e molto incisivo, che io non lavoro lì. Oggi ho imparato molto da Mela e da Ulla e le ringrazio pubblicamente per aver sprecato due ore del loro tempo lavorativo a discorrere con me di svariati argomenti, della loro e della mia vita, del loro lavoro di prostitute, del mio lavoro d’insegnante, della loro sofferenza, dell’importanza di don Gallo, del matrimonio di Ulla con Maurizio, del modo in cui la società le considera, del ruolo del sindaco Marco Doria e delle precedenti amministrazioni comunali.
Sono onorata di essere stata invitata da Ulla, per il prossimo 18 luglio, all’inaugurazione della piazzetta senza nome, conosciuta come “piazza Princesa”, dedicata alle attività della comunità trans del ghetto, proprio nel cuore del ghetto di Prè, che sarà intitolata al nostro Amato, Indimenticabile e Insostituibile don Andrea Gallo. Sicuramente sarò presente!!!!!!!! L’Integrazione è uno dei pilastri della mia Vita, altrimenti non potrei degnamente svolgere il mio lavoro d’Insegnante di Sostegno, impegnata, da anni, con passione, con determinazione, nell’Integrazione quotidiana dei miei Bambini Speciali.
20 giugno 2014
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