lunedì 23 giugno 2014

Il significato del 25 Aprile

Non è sufficiente commemorare e ringraziare, a distanza di settant'anni, ricordando col cuore e con la mente le Donne e gli Uomini, anche giovanissimi, che permisero di liberare l'Italia dall'orrore del Nazifascismo. Occorre sì ricordare il sacrificio delle loro Vite, il loro coraggio, ma anche ascoltare chi visse il dramma del Ventennio Nero e le successive lotte per la Liberazione; occorre far ascoltare ai bambini e ai ragazzi di oggi queste storie, questi racconti di vita e tramandare gli ideali che animarono lo spirito di quelle Donne e di quegli Uomini. Non mi riferisco soltanto ai Partigiani e alle "staffette" che lottarono duramente e strenuamente, ma anche a tutti i Civili che li aiutarono e li sostennero concretamente.
Credo che la Scuola possa essere un Luogo Sociale e Culturale importante, in cui discutere di tali argomenti. Durante il Nazismo e il Fascismo, come è evidente anche nel recente film “Storia di una ladra di libri”, la Scuola era, insieme alla stampa, mezzo di propaganda di regime; oggi, la Scuola DEVE essere mezzo di Conoscenza Critica. Democrazia, Libertà, Consapevolezza di Diritti e Doveri, Conoscenza della nostra Carta Costituzionale sono, a mio parere, pilastri per l’Educazione e per la Formazione di ciascuno di noi, che si reputi Cittadino.
Sono fiera dei miei trisnonni, dei miei bisnonni e dei miei nonni materni Antifascisti che aiutarono, con enorme coraggio e grande forza morale, tanti Partigiani - nascondendoli - che avevano trovato rifugio sulle colline prospicienti casa mia. Sono altresì fiera dei miei antenati paterni Antifascisti che pagarono cara, sul lavoro e nella loro vita privata, la scelta di non aderire al Partito Fascista. Uno zio di mio padre fu duramente bastonato all'uscita della fabbrica dove lavorava, perché non aveva accettato di prendere la Tessera Fascista.
Grazie ai racconti di mia nonna materna, che ho avuto il dono di conoscere e che per me è stata la mia seconda Mamma, so, o meglio posso immaginare, cosa significa vivere durante la guerra, sotto le bombe, accanto a SS, a Fascisti...

Nonna, non dimenticherò MAI i tuoi racconti e, anzi, cercherò di trasmetterli ai figli che avrò e ai miei alunni di oggi e di domani. Se sono diventata la donna che tutti oggi conoscono, lo devo anche alla mia Famiglia.

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